Se hai passato ore a esplorare la Boemia medievale di Kingdom Come: Deliverance, sai cosa significa sentirsi immersi in un mondo reale, dove ogni combattimento potrebbe essere il tuo ultimo e ogni decisione conta. Bene, la stessa immersione la troverai in Terra Straniera, il mio romanzo ambientato nell’Italia del XII secolo, dove un cavaliere senza terra né signore combatte per sopravvivere.
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Ecco cinque motivi per cui se hai giocato KCD amerai i libri di Terra Straniera.
1. Un uomo comune in un mondo straordinario
In Kingdom Come sei Henry, un ragazzo comune che cerca di farsi strada in un mondo che non fa sconti a nessuno. In Terra Straniera segui le orme di Guibert, un cavaliere errante di umili origini alla ricerca di sé stesso in un mondo spietato. Né Henry né Guibert sono eroi predestinati, ma uomini spinti dalle circostanze a diventare qualcosa di più grande.
Entrambi devono sopravvivere in un Medioevo spietato, adattarsi e combattere non per gloria, ma per una causa più grande.
2. Realismo storico
Una delle cose che rende Kingdom Come così unico è il suo incredibile realismo storico. Non esistono magie o creature fantastiche, solo panorami, personaggi e dialoghi che sembrano usciti direttamente da un libro di Storia. Terra Straniera ti porta in un'Italia medievale autentica, ricostruita sia nella quotidianità che nelle lotte di potere. Battaglie, borghi, abitudini e sentimenti sono costruiti per rendere l’esperienza di un viaggio nel tempo concreto e appassionante.
Non è solo una storia, ma un’esperienza immersiva che ti fa vivere in prima persona le difficoltà e le sfide di quel tempo.
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3. La vendetta e il sacrificio come motore della storia
Henry parte alla ricerca di vendetta per la morte dei suoi genitori. Anche Guibert inizia il suo viaggio mosso dalla rabbia e dal desiderio di vendetta, ma durante il suo percorso scopre che ci sono cause più grandi per cui vale la pena combattere.
In entrambi i casi, i protagonisti evolvono in eroi che lottano per la libertà, la giustizia e il destino di intere comunità.
Ogni battaglia, ogni sacrificio li trasforma e li avvicina a qualcosa di più grande.
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4. Dettagli che fanno la differenza
In Kingdom Come hai respirato la polvere delle strade e dei villaggi della Boemia e sentito il clangore delle spade, il cozzare dei calici nelle taverne, i suoni delle campane. In Terra Straniera ti immergerai nelle strade e nei castelli dell’Italia della prima età comunale attraverso atmosfere e scene palpabili: rivivrai i suoni, gli odori e persino la fatica del combattimento, dettagli che rendono ogni scena tangibile.
Ti sembrerà di essere davvero lì, tra polvere e acciaio.
5. Un tributo al Medioevo senza fronzoli
Né Kingdom Come né Terra Straniera cercano di edulcorare la Storia. Entrambi hanno un profondo rispetto per il Medioevo, non lo reinventano per renderlo più digeribile o spettacolare. È un Medioevo duro ma vero, fatto di lotta quotidiana per la sopravvivenza ma anche di meraviglia e spensieratezza. Le spade si incrociano ma gli uomini sanno ancora cantare e ballare, innamorarsi, sperare. Anche quando le decisioni morali divengono pesanti come macigni e a ogni scelta corrisponde una conseguenza decisiva.
Se ami il rigore storico e la fedeltà ai dettagli, troverai viaggi autentici, crudi e affascinanti.
Soprattutto, dal mio punto di vista, la vera forza di queste due narrazioni risiede nella distanza che mantengono con il presente. Non ti troverai di fronte a un'analisi dei mali del XXI secolo mediata dalle vicende di epoche antecedenti. Rispetto chi concepisce in tal senso il romanzo storico, come il collettivo Wu Ming (beh, in realtà loro mi stanno ampiamente antipatici, ma non posso negare che sappiano scrivere) o Umberto Eco, ma non condivido l'utilizzo dei fatti storici e il loro modo di raccontarli. Sono un convinto sostenitore della necessità di storie e racconti, videoludici, cartacei o comunque vogliate, che sappiano far viaggiare nel tempo per godere appieno, con rigore e rispetto, dell'epoca in cui si approda. Per conoscerla, scoprirla e avventurarvisi dentro e senza la forzatura di volervi vedere in maniera speculare il presente del lettore/autore. Un viaggio degno di essere definito memorabile deve condurre prima di tutto in luoghi diversi da quelli di partenza, no?
Quindi, se hai amato Kingdom Come: Deliverance per la sua immersione nel Medioevo, amerai Terra Straniera per gli stessi motivi. E se hai già letto Terra Straniera, allora sappi che Kingdom Come ti farà vivere un’esperienza altrettanto intensa e coinvolgente. Entrambi i mondi ti portano nel cuore di un’epoca affascinante e spietata, dove ogni scelta conta e ogni battaglia è una questione di vita o di morte.
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